Come cucinare il riso è un cereale molto apprezzato nella cucina italiana, infatti permette di realizzare numerosi e squisiti piatti.
Tuttavia, riuscire a cucinare adeguatamente questo prodotto, in modo che riesca a soddisfare le nostre intenzioni ed aspettative, non è facile ed è necessario stare attenti ad alcuni dettagli per evitare che il riso diventi colloso ed immangiabile, oppure che rimanga per buona parte attaccato alle pareti della pentola in cui è stato cucinato.
Prima di svelare le azioni da svolgere ed i dettagli da tenere in considerazione, come cucinare il riso velocemente senza farlo attaccare alla pentola e senza farlo diventare colloso, è necessario fare una breve presentazione di quelle che sono le tipologie di riso più comuni sul mercato.
Tipologie di riso più popolari e più facili da trovare sul mercato
Esistono numerose varietà di questo cereale ed ognuna di loro possiede determinate qualità che ne contraddistinguono il gusto e la consistenza, oltre che una maggiore idoneità nell’essere utilizzato per le varie ricette.
Tra le tipologie di riso più comuni, grazie alla loro qualità, meritano una menzione particolare: Carnaroli, caratterizzato da alcune proprietà che favoriscono la mantecatura del riso e che lo rendono il riso ideale per i propri risotti.
A tal proposito merita una menzione speciale il Riso Carnaroli Acquerello, considerato uno dei migliori al mondo grazie alla sua ideale tenuta in cottura nel come cucinare il riso; Vialone nano, è un riso molto presente sul mercato ma di notevole pregio, forse il “riso pregiato più diffuso”, ottimo per i risotti con verdure;
Venere, caratterizzato dal colore nero, questo particolare tipo di riso ha un sapore unico che lo rende ideale per accompagnare sia la carne che il pesce. Una sua varietà, di notevole pregio, è Artemide contraddistinta da un’ottima tenuta in cottura ed un gusto incomparabile.
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Guida pratica e sintetica su come cucinare il riso velocemente senza farlo attaccare
È possibile cucinare questo particolare cereale in diversi modi. Sicuramente i due metodi più utilizzati sono la bollitura ed il risotto, tuttavia può anche essere cotto al vapore oppure può essere realizzata la preparazione pilaf.
Per preparare un buon piatto è necessario utilizzare la tipologia di riso adatta e cuocerla correttamente (e, se possibile, anche velocemente).
Rispetto al primo punto è fondamentale prendere questa decisione, per cucinare il riso, in base a quelle che sono le caratteristiche del chicco di riso, per quanto riguarda la sua consistenza, il rilascio di amido, l’assorbimento dei grassi e la tenuta in cottura. Tuttavia, in questo articolo ci focalizzeremo approfonditamente sull’altro aspetto.
Per come cucinare il riso, generalmente, è necessario cuocerlo per circa 15-20 minuti, a seconda del riso utilizzato e del piatto che si intende realizzare. Tuttavia, è possibile accorciare il tempo di cottura con una semplicissima azione da compiere prima di buttare il riso nella pentola per cuocerlo.
Infatti, per ridurre i tempi, addirittura fino a quasi la metà, è sufficiente sciacquare il riso “sotto l’acqua corrente” e poi versarlo in una ciotola ricoprendolo di acqua fredda. Dopodiché dobbiamo lasciarlo riposare per circa mezz’ora ed a quel punto potrà essere cotto soltanto in 6-8 minuti, circa.
Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione sul come cucinare il riso, questo particolare cereale è quello relativo al pericolo che si attacchi alla pentola in cui lo stiamo cuocendo. Infatti, se non vengono prese le giuste precauzioni, questo potrebbe rovinare la riuscita dell’intero piatto, oltre che costringerci a buttare via tanto riso inutilizzabile.
Per evitare ciò è necessario, innanzitutto, bagnare il riso sotto un getto di acqua fredda corrente fino a quando non è completamente zuppo. In questo modo viene rimosso il sottile strato di amido che circonda il chicco e che lo rende colloso una volta che viene bagnato, permettendogli, quindi, di non accattarsi durante la fase di cottura.
Inoltre, per evitare che il riso si attacchi alla pentola, è fondamentale non girarlo durante la sua cottura. Questo perché quando lo mescoliamo il chicco rilascia l’amido che contiene all’interno, rendendolo maggiormente appiccicoso, compromettendo così la riuscita del piatto nonché l’incolumità della pentola che potrebbe avere le pareti ricoperte di riso.
Infine, è importante considerare altri due aspetti di primaria importanza, sul come cucinare il riso, ovvero la scelta della pentola adatta e la quantità di acqua, o brodo, da utilizzare per cuocere il riso.
Riguardo la pentola è necessario che sia capiente, infatti mentre cuoce il chicco aumenta di volume e quindi ci sarebbe un maggior rischio di farlo attaccare alle pareti; inoltre, riguardo a questo aspetto, è consigliabile una pentola antiaderente.
La quantità di acqua, o brodo, da utilizzare per cuocere il riso, invece, dipende dalle tipologie di riso che intendiamo cuocere, tuttavia, in ogni caso dev’essere abbondante (ma senza essere eccessiva) …basti pensare che per un ottimo risotto ogni 400g di riso servano circa 1.5l d’acqua!