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La migliore pasta integrale italiana: scopri la qualità e la bontà dei prodotti di Benedetto Cavalieri

migliore pasta integrale

Proteine, fibre e proprietà nutritive: cosa deve avere la migliore pasta integrale?

Una delle grandi introduzioni sul mercato della pasta italiana è stata rappresentata sicuramente, senza troppi dubbi, dalla pasta integrale. Un tempo veniva considerata un alimento puramente “dietetico”, in quanto aumentava il senso di sazietà grazie alle maggiori quantità di fibre contenute nella pasta.

Ma fortunatamente abbiamo superato quegli anni e oggi, grazie anche alle invenzioni creative di alcuni chef di alto livello, la pasta integrale è entrata ufficialmente nelle cucine di molti e molte, con preparazioni classiche, ma anche con “esperimenti” culinari che traggono vantaggio proprio dalla differenza di gusto di questo tipo di pasta.

Integrale” significa che, a differenza della semola di grano duro classica, il grano per produrre la migliore pasta integrale non viene lavorato, lasciando il chicco intatto della crusca, ovvero il rivestimento esterno che dunque rende la semola ricavata molto più ricca di fibre, proteine e moltissime sostanze che apportano benefici al nostro organismo.

Tutto qui, però? La pasta integrale è solo questo? Certo che no, grazie infatti all’introduzione di questi elementi nella pasta, moltissimi problemi di colesterolo ed eccessivo assorbimento di grassi derivante dalla normale semola vengono completamente eliminati.

Se però oggi c’è chi ancora pensa che la pasta integrale sia un alimento puramente per sportivi, c’è stato persino un tempo in cui i supermercati vendevano la pasta integrale come “pasta per cani“. Tutto questo è superato e oggi, finalmente, possiamo goderci un gran piatto con proprietà nutritive eccezionali, ma solo se sappiamo scegliere la migliore pasta integrale italiana!

Avere la migliore pasta integrale non basta!

Alcuni pensano, ancora, che l’unico reale vantaggio della pasta integrale sia rappresentato dalla quantità maggiore di fibre e proteine, utili magari se si sta seguendo un regime alimentare piuttosto rigido, come quello degli sportivi.

In realtà, senza nulla togliere alle molteplici proprietà benefiche della pasta, fra cui ridurre l’assorbimento di colesterolo, aumentare l’attività intestinale e persino ridurre i rischi di cancro, anche la migliore pasta integrale non è molto utile se non sappiamo come sfruttarla al meglio!

Cominciamo con il dire che la pasta integrale è particolarmente ricca di fibre, dunque ci metterà di meno a cuocere e, proprio a causa (o grazie) della minore lavorazione, rimarrà comunque più “granulosa” rispetto la classica pasta a semola di grano duro che viene utilizzata. Questo significa che dobbiamo tenere in conto queste caratteristiche per cucinare un piatto che si rispetti!

Prendiamo ad esempio una delle ricette migliori e più semplici, a patto di utilizzare la migliore pasta integrale: gli spaghetti pomodoro e rucola. Un piatto freddo, piuttosto veloce da preparare e che sfrutta al massimo la consistenza dell’integrale, unendola anche al sapore di pomodori e rucola, creando un abbinamento eccezionale.

Per realizzarlo è sufficiente scottare leggermente dei pomodorini in acqua bollente, così da poter rimuovere la buccia. Dopodiché vanno tagliati a metà e, se non vi piace l’acqua di vegetazione, farli sgocciolare in uno scolapasta.


Fatto questo ci occupiamo di creare un pesto di rucola: mixiamo insieme rucola, aglio, parmigiano, sale, pepe e un filo di olio per ottenere una salsa non troppo densa e, nella ciotola dove serviremo la pasta, uniamo i pomodori.

Infine è il turno degli spaghetti: cuociamoli come sappiamo fare e, magari dopo aver aspettato qualche minuto, andiamo a mescolare i nostri tre ingredienti rimasti, per ottenere una pasta fresca, leggera e soprattutto piena di gusto.

La consistenza più granulosa della pasta integrale e la sua innata porosità ci permetteranno di assaporare al meglio la freschezza del pomodoro e della rucola, donando anche un retrogusto di cereali che concederà anche a un piatto così semplice quel tocco “gourmet” in grado di stupire amici e parenti.

Altro che “pasta per cani”! Con le giuste idee, la pasta integrale diventa un’arma in più per combattere la monotonia di un piatto di pasta!

La migliore pasta integrale deve essere anche biologica

Per essere davvero di qualità, una pasta integrale non può accontentarsi dei metodi di lavorazione industriali. Occorre utilizzare una serie di procedimenti che rispettino la materia prima, magari senza coinvolgere pesticidi e altri prodotti che vanno irrimediabilmente a rovinare il prodotto originale.

Proprio per questo la migliore pasta integrale italiana è quella di Benedetto Cavalieri, che utilizza rigorosamente materie prime di origine biologica, raccolte dal territorio della Puglia e della Basilicata, per lavorarle nello stabilimento leccese di Maglie.

Alla Benedetto Cavalieri la pasta è un discorso molto serio: seguono scrupolosamente il disciplinare del Pastificio Artigiano, partendo proprio dall’impiegare ingredienti eccezionali, che vanno lavorati con delicatezza: un’impastatura lunga, trafilatura in bronzo svolta con cura e ore di essiccazione con il divieto assoluto di utilizzare forni.

Solo così è possibile creare una pasta integrale all’altezza del titolo di “migliore pasta integrale italiana”. Sono i processi produttivi sin dall’inizio della filiera a permettere alle paste integrali biologiche di fare la differenza sulle nostre tavole.

Così come quelle dei ristoranti che esplorano i gusti, trovando magari anche abbinamenti insoliti, sdoganando luoghi comuni e convincendo persino i più restii che la pasta integrale non è solo ottima per la salute, ma la scelta giusta in moltissimi contesti culinari diversi.

Perchè non unire i valori nutrizionali al gusto?

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